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10 settembre 2009

UN'ESTATE AL MARE

Ieri si è conclusa la mia stagione lavorativa estiva come educatrice dei bimbi in spiaggia. Avevo qualche dubbio su quest’incarico. Un po’ per l’età, un po’ per la mancanza di figli. Il mio passato da animatrice/coreografa nei villaggi è lontano e avevo timore d’essermi arrugginita. Vero solo per la prestanza fisica, l’ho patita. Questa è stata un’estate piena di soddisfazioni e anche qualche scoperta ….
Mi ero ripromessa di scriverne per informazione.
Con i bambini ho instaurato un rapporto splendido, di reciproco rispetto e puro gioco, ma sempre educativo.
Facevamo un gioco: “indovina l’animale”. In gruppo, uno pensa un animale e gli altri fanno domanda per capire ed indovinare che animale è. Per me è stato un monito per capire che percezione hanno i bambini del mondo animale. Ecco che che cosa ne è uscito:
animali difficili perché non si conoscono: cappone, capra, pecora, tacchino, pipistrello, cavalletta; animali facili: leone, cavallo, delfino, aquila, zebra, giraffa, leopardo.
Quando iniziammo molti di loro credevano che alcuni animali vivessero nello zoo e che sono feroci. Quando abbiamo finito la stagione hanno imparato che non esistono animali feroci, che nessuna animale vive allo zoo, ma vi è stato messo dall’uomo. Hanno anche imparato che le conchiglie vivono nel mare, così come i granchi e i pesci, e tutti hanno una famiglia. Quindi non si raccolgono.
I miei giochi avevano come strumento il pensiero e ciò che ci offre il luogo di vacanza: il mare, la sabbia, gli altri bambini. Ho scoperto che per divertirsi non hanno bisogno di altro.
Tutto ciò è stato reso possibile dal Bagno “La Barcaccia”, una mosca bianca per umanità, dimensioni e tranquillità a Milano Marittima. Molti dei bimbi che la mattina giocavano con me, il pomeriggio continuavano a giocare in gruppo. Hanno imparato a socializzare, accettare il prossimo anche con caratteri diversi. Ho scoperto che i bimbi non hanno concetto di brutto o bello secondo i nostri canoni. Per loro è brutto chi è antipatico o cattivo.
A volte ho avuto bimbi “difficili”, ma le loro fughe per non aver vinto il torneo o parolacce nei miei confronti mi duole dirlo, sono lo specchio dei genitori. Questo è stato l’unico aspetto triste del futuro della nostra società.
Concludendo ieri li ho salutati con “peace & love” , è il mio saluto, è stato come Peter Pan che lascia l’isola che non c’è ……
Spero di aver lasciato loro qualcosa, a me hanno dato molto.

Samantha

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