Sono appena tornata dalle vacanze, vi risparmio la nostalgia, e passo a raccontarvi la storia di Melania. Nel piccolo campeggio di Villa Rosa di Martinsicuro in Abruzzo ho fatto conoscenza con tutti i presenti, cani compresi visto che si tratta di un posto civile dove poter trascorrere una vacanza con i nostri amici a quattro zampe. una simpatica signora di origine palermitane, ma abitante da 30 anni in un'altra regione, che non vi dico perchè di poca importanza vista la vicenda, mi racconta un piccolo episodio della sua vita. All'età di 41 anni con un figlio di 21, felicemente sposata, inizia ad avere piccoli problemi di salute, blocco del ciclo mestruale, giramenti di testa, debolezza. Inizia a fare degli esami, dopo poco tempo una biopsia al seno ed una all'utero. La diagnosi è terrificante: tumore all'utero. Le propongono dapprima un ciclo di chemioterapia, poi eventualmente un'intervento. Melania decide di provare in un altro ospedale. Ragazzi era semplicemente in cinta! Nessun tumore, le stavano per asportare un feto su di cui hanno anche eseguito una biopsia . Anche questa è Italia. Il marito decise di non sporgere denuncia, scrisse una lettera alla Procura della Repubblica, e con molta dignità disse "non vogliamo niente, nè soldi, nè altro, solo che voi siate a conoscenza di cosa accade in Italia". Mentre commentavo con Melania tutto ciò, lei guardava il bimbo, ora ha 8 anni, che fa una serie di tuffi, dicendomi: "guarda lì il tumore, corre, nuota, è mio figlio!".