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21 marzo 2010

COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE L’OCCHIO VERDE SU CAUSA GUBERTI
In questi giorni la nostra associazione si è costituita parte civile nel procedimento penale a carico di Giorgio Guberti.
Avevamo già appoggiato l’intervento del NIRDA e delle Autorità quando sequestrarono i cani in pessimo stato ad Osteria e Campiano nel dicembre 2009 e in seguito avevamo intrapreso azioni di sostegno per il mantenimento dei cani sequestrati.
Noi non siamo un’associazione unicamente animalista, bensì per il rispetto dei diritti del cittadino e degli animali sanciti dalle leggi Italiane ed internazionali. Nonostante questo, crediamo che questa vicenda possa dare una svolta d’umanità e di protocollo per il benessere animale. Dopo breve tempo dal sequestro i cani avevano già migliorato le loro condizioni di salute, adesso con quest’opera di pre affido, stanno iniziando finalmente a “vivere” come dovrebbero. Ci auguriamo che l’opinione pubblica non dimentichi ciò che è accaduto nel dicembre 2009, quando Ravenna era sotto i riflettori a livello nazionale con quelle immagini terribili e con tutta la “bagarre” che vi è seguita a livello locale con inesattezze e manipolazioni. Ma soprattutto ci auguriamo che la gente non dimentichi la cosa più importante in questa vicenda: i cani.
Crediamo altresì che Guberti, indagato per 4 articoli del Codice Penale, figuri come coloro che si arrestano a fine corsa della loro vita. Quindi, poco conta per l’esito verso Guberti di età così avanzata. Ciò che conta è invece il destino dei cani dopo un’esperienza così atroce, e il riaffermarsi del rispetto delle leggi, anche per lo smaltimento illecito dei rifiuti.
La decisione della Procura di dare i cani in affido temporaneo è il punto di svolta più positivo che la vicenda ha visto, adesso servirebbe l’altro passo: l’adozione definitiva. Sperando che questo protocollo venga preso d’esempio e sempre applicato d’ora in avanti

L’Occhio verde

12 marzo 2010

E LA NOSTRA PETIZIONE PER LA SICUREZZA STRADALE?.....

OGGETTO: COMUNICATO STAMPA SU PETIZIONE PER LA SICUREZZA STRADALE DEL 16/06/09 E SUE CONSEGUENZE

La nostra associazione in data 10/10/09 aveva portato la voce di 350 cittadini in Comune a Ravenna tramite uno strumento di democrazia dal basso, la petizione popolare, su uno stato di pericolo delle vie Cella e Petrosa a Ravenna.
La discussione aveva visto in conclusione alcune richieste della petizione bocciate perché non consentite da normativa del codice della strada, ad es.: semafori intelligenti e indicatore luminosi di velocità. Alte richieste, invece, di possibile applicazione a fronte di una pericolosità rilevata anche dai tecnici del Comune.
Le misure applicabili erano gli interventi di evidenziazione degli attraversamenti pedonali già esistenti e attraversamenti pedonali nuovi ove fossero necessari, e possibilità del limite dei 30 km/h in piccoli punti critici (uscita dalle scuole, asili, fabbriche).
Nonostante la disponibilità della commissione tecnica di quel giorno, dobbiamo purtroppo, constatare che nulla al momento sia stato fatto. Inoltre, le ingenti nevicate e piogge invernali, hanno cancellato tutta la segnaletica orizzontale delle due vie, aumentando il pericolo.
Il paese di Carraie è altresì, tutt’ora sprovvisto di cartello “controllo elettronico della velocità”, invece installato da tempo in tutti gli altri paesi vicini.
Ci rendiamo conto che le situazioni meteorologiche erano avverse per lavori su strada, ma il periodo di maggior incidentalità sta arrivando (maggio- agosto per stagione agricola) e crediamo che se nel frattempo fossero stati apportati i pochi interventi possibili, sarebbe stato meglio del nulla di fatto.
L’Emilia Romagna è una tra le regioni con maggior incidenti sulle strade, non sono solo numeri sulla carta, sono “persone” che a volte ne escono ferite, ma a volte perdono la vita.
Ci auguriamo che il Comune intervenga al più presto con i mezzi possibili rispettando la richiesta dei 350 cittadini firmatari e l’impegno di questa associazione.
Ricordiamo che non abbiamo mai chiesto l’intensificazione dei controlli sulle strade, poiché conosciamo bene i gravi tagli alle forze dell’ordine a cui siamo vicini per il loro operato.

L’Occhio Verde