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27 febbraio 2011

REPLICA AD ENPA SU GUBERTI

Gentile Locatelli, troviamo gravissima la sua nota sull’esito del processo all’allevamento Guberti. Le sue illazioni su “quanti cani risponderanno all’appello della confisca”, non vanno tanto a colpire Animal Liberation e Cruelty Free che si sono presi in custodia i cani, ma vanno a mettere in dubbio la tutela che ha sempre avuto il Tribunale di Ravenna e il suo operato. I cani sono stati tutti confiscati, ma la tutela è sempre del Tribunale di Ravenna. Questo è gravissimo. Forse la sua affermazione è dettata dall’ignoranza, che poteva esser sanata in qualsiasi momento, documentandosi.

Enpa non è mai stata dall’inizio della vicenda solidale con le associazioni che si sono adoperate per i cani, ma al contrario è sempre stata in opposizione e sposato sempre le teorie degli amici di Guberti e dei suoi avvocati difensori. Contestando tutto alla stessa stregua di chi sosteneva l’allevamento del Guberti. Un’associazione “animalista” che non si è mai vista per dare un aiuto, o semplicemente con la presenza anche solo per verificare lo stato dei cani, mai!

Dov’era ENPA quando faceva freddo, quando c’era da assistere i cani, curarli, cibarli. Impegnati a stampare cappellini e adesivi?

Tutti potevano visitarli, portare aiuti, lo stesso Guberti è stato in visita. Nessuno ha mai impedito nulla, era perfino possibile mandare dei consulenti (da parte del Guberti) per eseguire perizie, cosa della quale non ha mai approfittato.

La parola “FINE” a questo scempio si poteva mettere prima, ma è stato anche grazie alla vostra associazione che l’allevamento ha continuato ad operare in quel modo. Mi dica un po’ Locatelli, se li ricorda quei cittadini che telefonavano ad ENPA per fare le segnalazioni su Guberti e chiedevano a voi di intervenire e che si sono sentiti rispondere “non andiamo nemmeno a vedere, a Guberti non possiamo far nulla”?

Per rinfrescarsi la memoria poteva assistere alle udienze Locatelli o leggersi gli atti, quelle persone erano nostri testimoni, e sanno come si è comportata ENPA.

Ringraziamo nuovamente tutti i volontari che hanno vissuto la vicenda, chi ha mantenuto i cani mettendosi le mani in tasca, la tenacia di Lilia Casali e Maurizio Pianazzi, ma soprattutto il Tribunale di Ravenna che non si è mai lasciato influenzare. In questo paese, c’è ancora chi sa applicare le leggi e conosce ancora il valore della GIUSTIZIA e della LEGALITA’.

L’Occhio Verde

Ravenna Punto a Capo

24 febbraio 2011

GUBERTI CONDANNATO!

Oggi il Tribunale di Ravenna, nella persona del giudice Schiaretti, ha condannato Giorgio Guberti, colui che fu denunciato dalle associazioni e dai cittadini, per l'allevamento dei pointer "Del Vento". I cani sono stati confiscati, non vedranno più lager né dovranno più sbranarsi tra di loro per cibarsi di un coniglio morto. Sono finalmente salvi!
Ora che sono riconosciuti i reati, l'Occhio Verde e Ravenna Punto a Capo vogliono qui in Tribunale coloro che sono responsabili della tutela della salute pubblica e che avrebbero taciuto e lasciato che un allevamento privo di autoizzazioni per 30 anni creasse rischio per la salute e l'ambiente. Vorremmo pertanto che il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, l'assessore per la tutela dei diritti animali Ilario Farabegoli e i veterinari della ASL rispondessero per aver chiuso entrambi gli occhi davanti a tutto questo. Ovviamente non possiamo giudicare noi il loro operato, che sarà messo in discussione dalle autorità preposte su nostro invito.
L'Occhio Verde
Ravenna Punto a Capo.