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24 agosto 2009

COMUNICATO STAMPA A SOTEGNO DI PINO MASCIARI

Qualche mese fa le nostre associazioni hanno avuto l’onore di portare a Ravenna in una conferenza presso la sala D’Attorre il testimone di giustizia Pino Masciari e Salvatore Borsellino, fratello del Magistrato Paolo Borsellino ucciso dalla mafia.
Masciari non è il solito commerciante che denunciò i suoi estorsori, bensì uno dei sette testimoni di giustizia più importanti in Italia che hanno permesso l’arresto di boss dell’ ‘ndrangheta e di un magistrato corrotto da essa.
Per questa denuncia di dovere civile, Masciari vive da 15 anni come recluso, senza una vita.
Un mese fa presso l’ex ditta di Masciari a Serra San Bruno in Calabria è stato trovato, prima dello scoppio, un ordigno espolosivo.
Qualche giorno fa uno sconosciuto si è introdotto nella residenza segreta dei Masciari. Ciò è avvenuto di notte, mentre i Masciari dormivano e , svegliati dai passi, hanno sorpreso l’uomo che si è gettato dal balcone assieme ad un secondo uomo e dati alla fuga con un’auto che li aspettava in strada.
Non è chiaro se fossero solamente dei balordi entrati per rubare ignari di chi fosse l’abitazione, quello che è certo è che se anche dei balordi riescono ad entrare in una casa che dovrebbe essere super protetta dallo Stato, può entrarci chiunque. E l’’ndrangheta adesso lo sa.
La sicurezza di Masciari era già stata messa a repentaglio dallo sbandieramento dei dati ad opera di Alfredo Mantovano, colui che dovrebbe provvedere alla sicurezza di Masciari. Se lo Stato combatte la mafia deve garantire la sicurezza dei testimoni di giustizia oppure sorgerà il dubbio che anch’esso sia colluso.
La scelta della denuncia che è stata fatta da quest’imprenditore dovrebbe essere la scelta di tutti. L’onestà, la legalità, il senso civico dovrebbero essere le nostre scelte, ma tutto ciò diventa ancora più difficile se è proprio lo Stato ad abbandonare i cittadini e a mettere a serio rischio di vita chi denuncia e testimonia.
Questo comunicato stampa è per rendere noti gli avvenimenti degli ultimi tempi ai danni dei Masciari, poiché sulle testate giornalistiche nazionali non si trova la notizia che da giorni corre via internet.
Ci auguriamo che lo Stato dimostri la sua posizione contro la mafia rendendo sicura la vita di Pino, di sua moglie e dei suoi figli. Cogliamo l’occasione di questo scritto per invitare il Sindaco di Ravenna ad offrire la cittadinanza onoraria a Pino Masciari come forma di solidarietà e di secco “no” alla mafia, così come hanno già fatto moltissimi Comuni italiani.
Chiudiamo con un abbraccio alla famiglia Masciari.

Associazione l’Occhio Verde
Collettivo Byzantium meetup di Beppe Grillo
Gruppo Punto a Capo

23 agosto 2009

PER CHI MI CHIEDE COME STANNO ORA......


CANI D'ESTATE

L'estate, si sà, per i nostri amici a 4 zampe è un periodo infame come i padroni che li abbandonano. Questo racconto è per dirvi che molte volte i padroni non li hanno affato abbandonati, ma sono alla loro disperata ricerca.............

DUE LABRADOR A CAMPIANO

............Tornavo dal lavoro, accaldata e stanca, quando sulla via Erbosa a Campiano vedo in mezzo alla strada due sagome, una bianca e una nera. Due cani stremati dal caldo e dalla seta che vagavano, se pur stando insieme, senza meta. Mi fermo con la macchina al bordo della strada e inizio a chiedere in giro....Le solite risposte "li ho visti anch'io" "mah! non sò di chi sono". Inizio a telefonare, dapprima alla Polizia Municipale (come da prassi), ma la polizia Municipale è tutta occupata al mare, quindi chiamo i Carabinieri e li invito a intervenire perchè nel frattempo i due labrador si sono infilati nel giardino di una signora che ha anch'essa un cane di piccolissima taglia e non sò come reagiranno.
Dopo parlo con la signora e la invito a chiudere il cancello così i cani sono al sicuro, anche il suo viene messo al sicuro in casa.
Nel giro di 5 minuti arriva un Carabiniere che chiede al canile di intervenire, nel frattempo sfamiamo e disssetiamo i cani.
Finalmente arriva la telefonata: i padroni avevano giò fatto denuncia e li stavano cercando disperati dal giorno prima. Il cancello di casa era stato aperto e i due cani non c'erano più.
Tempo 15 minuti e li hanno riabbracciati.
Non riesco a credere che tante persone li abbiano visti e nessuno si sia preoccupato nè di dissetarli nè di intervenire con una semplice telefonata. Sembra che io abbia fatto una "buona azione" in realtà è il solo dovere civico che dovrebbe muovere tutti.

E questa invece è un'altra triste storia :

IL CANE CHIUSO A CANNUZZO

Mi chiama allarmato il nostro vice presidente Maurizio: alcune persone hanno segnalato la presenza di un cane in una casa abbandonata, tutta chiusa, a Cannuzzo. Dopo aver verificato lui stesso, chiamiamo la Polizia Municipale per farli intervenire. I proprietari della casa sono deceduti e sul posto per sfamare il cane ci va una parente ogni 20 gg. Il cane non è mai uscito da lì, mai vista la luce. Tutto questo da un anno.
Presento esposto affinchè venga sfondata la porta, nel frattempo si cerca "l'ereditiera di stà ceppa", ma risulta irreperibile. Finalmente il mattino sucessivo i due agenti (di cui non faccio il nome per privacy, ma posso definire davvero di cuore) sfondano la porta. Sul posto il personale del canile di Cervia che ha tratto in salvo e portato a cure veterinarie il cane. Lo hanno trovato in nodi di pelo e merda, in mezzo alle vecchie feci di un anno e all'urina. Vi era anche un gatto, ma nessuna traccia di lui.
Adesso continuiamo a tenere la nostra posizione contro la proprietaria perchè la legge faccia giustizia e perchè paghi penalmente.

Vi racconto queste due vicende non per vanto, ma perchè credo che non appartengano al mondo delle associazioni animaliste. Il rispetto delle leggi e la denuncia dei reati sono di tutti. Il senso civico è di tutti. Se abbassiamo al testa davanti al maltrattamento di un cane, cosa faremo davanti alla mafia? Ne saremo complici.
Questa è stata un'estate calda, se continuiamo così l'inverno lo sarà ancora di più.
Samantha