Per scriverci:

Puoi commentare i post cliccando sulla parola "commenti", eventuali commenti offensivi verranno censurati seguendo le regole dell'educazione.Se volete contattarci via mail: ass.occhioverde@libero.it

26 gennaio 2010

GRAVI ACCUSE ALLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE: RICHESTA RETTIFICA

In riferimento all'articolo pubblicato in data odierna dove si citano raccolte fondi a favore dei cani posti sotto sequestro dell'allevatore Guberti, precisiamo che tute le raccolte fondi e materiale fatte dall'associazione L'Occhio verde, da me rappresentata legalmente, sono state eseguite con conto corrente diretto ad Animal Liberation. Il materiale consegnato direttamente dai nostri volontari a mano.
Pertanto accusare indiscriminatamente tutte le associazioni che si sono adoperate come aiuto e anche quelle (come la nostra) che fanno parte della causa legale in corso, è forviante agli occhi di un pubblico ancora confuso su questa vicenda.
Non abbiamo mai potuto divulgare foto della situazione attuale dei cani perchè sono sotto sequestro.Coloro che in questi giorni hanno divulgato le immagini ne risponderanno nelle sedi opportune, ma se volevano fare un danno, gli è mal riuscito poichè le foto parlano da sole e si può notare l'ottimo stato dei cani. Invito, come sempre, tutti a verificare con i propri occhi e di persona. Non entro in diatribe specifiche emerse in questi giorni poichè gli organi competenti hanno sempre fatto, e stanno facendo, un ottimo lavoro.

La presidente di Occhio verde

Samantha Comizzoli

8 gennaio 2010

Guberti è stato rinviato a giudizio

Ravenna - "Costretti a sbranarsi per il cibo"


Pointer sequestrati: l'allevatore accusato di tre reati. Si va verso il rinvio a giudizio per maltrattamenti di animali, abbandono e scarico di liquami


RAVENNA - Ci sono il maltrattamento e l’abbandono di animali e c’è lo smaltimento illecito di rifiuti. Sono in tutto tre i reati dei quali il veterinario Giorgio Guberti, 81 anni, difeso dagli avvocati Aldo Guerrini e Giancarlo Ridolfi, sarà chiamato a rispondere in merito ai due allevamenti di cani sequestrati a fine 2008 dalla Forestale a Osteria e a Campiano. A chiarirlo è stato l’avviso di conclusione indagini emesso nei giorni scorsi.

Sono ben 219 i cani verso i quali sarebbero stati commessi soprusi. Ovvero 94 a Campiano (89 pointer, 4 galgo-spagnolo e un pointer-galgo) e 125, tutti pointer, a Osteria. Ma tra gli animali che sarebbero stati maltrattati compaiono anche più di 7 gatti selvatici o comunque incroci con i domestici.


Secondo le indagini coordinate dal Pm Daniele Barberini, negli allevamenti sequestrati, i cani erano sottoposti senza necessità a sevizie definite “insopportabili” per le loro caratteristiche. In particolare erano costretti a competere per il cibo, alle volte costituito da animali ancora da spellare. Alla fine non c’era da mangiare per tutti e così i cani si azzuffavano per determinare gerarchie che premiavano i più forti a discapito dei più deboli. Questi ultimi spesso rimanevano a terra gravemente feriti o morti. Ecco che allora venivano sbranati dagli altri. Ma i cani che se la passano peggio erano i quelli all’interno dei box (fino a cinque per unità), zone nelle quali l’assenza di pavimentazione impediva un’adeguata pulizia. E così le feci si accumulavano raggiungendo in alcuni punti gli 80 centimetri.

Riscontri che hanno portato all’accusa di abbandono di animali (articolo 727 del codice penale, 2° comma). Infine l’81enne è accusato di avere raccolto e smaltito senza autorizzazione rifiuti fecali e liquami e di avere scaricato senza precauzioni le acque reflue della sua attività violando una specifica legge del 2006.

L'articolo integrale di Andrea Colombari su La Voce di Romagna, oggi in edicola